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1-2-3-4 Verso Najera   5-6 el Poyo de Roldàn

Navarrete-San Juan de Ortega

 

Bellissima mattinata. Partiamo presto, una foto al portale del cimitero di Navarrete, poi il sentiero d'asfalto. Immediatamente fuori dall'abitato mi si rompe il blocco che fissa la borsa al munubrio; perdiamo un po' di tempo per sistemarla un po' alla meglio con due cordini. Dopo un paio di chilometri il sentiero ritorna sterrato, una terra rossa, argillosa, costeggiata da vigneti, mentre sullo sfondo a sinistra domina la Sierra de la Demanda, e a destra, verso nord si alzano i monti Cantabrici. Il sentiero prende a salire verso l'Alto de San Antòn; in alcuni punti occorre smontare di sella, il sentiero si fa sassoso e accidentato; procedo con troppa spavalderia che pago con una caduta. Per fortuna nulla di grave, riprendo però con maggior cautela e prudenza.

Lungo il sentiero il Poyo de Roldàn, dove secondo la leggenda il paladino Orlando avrebbe sconfito il gigante musulmano Ferragut e permesso a Carlmagno di liberare Najera.

A Najera arriviamo intorno alle 10 e qui cerco un negozio per una nuova borsa da manubrio, ma riesco a rimediare soltanto due cinghie per fissarla alla meno peggio.

Najera, antica capitale del regno di Navarra, è un centro suggestivo, diviso dal torrente Najerilla. Di grande interesse il monastero di Santa Maria la Real, dove vi è il Pantheon dei re; ed un chiostro di rara bellezza, caratterizzato da elementi gotici e soprattutto rinascimentali.

Il resto della giornata è una lunga tirata tutta sulla N 120 per raggiungere San Juan de Ortega. Ci fermiamo a San Domingo de la Calzada per il sello ed un veloce sguardo. Di ciò che ho visto della città mi resta un senso di trascuratezza per le ricchezze monumentali, forse solo un'impressione dettata anche dal senso di grandezza che in qualche modo San Domingo vuole trasmettere, compresa la pretesa di chiamare fiume, il rigagnolo che dà il nome alla regione, Rioja, dal fiume Oja. poi ci sono le storie, tristi e ad un tempo piene di speranza, come quella della gallina che cantò dopo essere stata arrostita.

La strada fino a San Juan de Ortega è tutto un saliscendi che si conclude con la salita dell'Alto de la Pedraia e la successiva discesa di 7-8 kilometri.

San Juan de Ortega è dominato dalla chiesa e dalla cappella di San Nicola alla destra della chiesa. La cappella è chiusa per lavori e una brutta tela verde nasconde l'inferriata dell'ingresso. La chiesa, invece, nonostante l'ora (siamo arrivati poco dopo le 20, ma in Spagna la luce del giorno più ci si avvicina a Santiago e più si prolunga), è aperta ed è una sorpresa per la sua imponenza e bellezza. Il tempo ci ha assistito: l'acquazzone non ci ha investito direttamente, ma le nubi hanno girato sulle nostre teste per buona parte del pomeriggio. È stato l'unico giorno in cui è piovuto e ha soffiato il vento.

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043-Il cammino verso NajeraM2.jpg

Najera

1 Rio Najerilla   2-3-4-5-6 Mon. de Santa Maria la Real

San Juan de Ortega

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