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Edoardo Penoncini
Il viandante si riconosce dopo / che è passato, sparendo nel nebbione (Boris Pasternak)
Ricordi … 30 luglio 1969
a M.C. Z.
Agitavamo ritmi di ballata
col disincanto di fragole e miele,
pochi passi sulla terra rapita
la strada che tagliava la campagna
e tu sul vespino verde arrivavi
al ponte, ricordi …
Con le parole immobili del libro
te ne lasciavo altre prima del vespro
per i tuoi quindicianni sul rivale
del fosso tra le spighe delle tife
e zanzare assetate a divorarci
sull'erba, ricordi …
il trenta luglio del sessantanove
non ricordo più niente adesso... e tu?
La piena del fiume
Non tracimarono le acque né altro avvenne.
Nel crepuscolo solo una gazza sperduta,
sugli argini ultimi scampoli colorati
e una galleria di nuove fotografie.
Custode
Non ci fu tempo sembrò dire, mentre
rassettando carte svernava da una
stanza all’altra
impegolandosi in un improbabile
ordine, scalando libri su nuovi
scaffali, sfiorando tutte le pagine,
come fosse l’ultima volta
e dovesse con il suo umido e il suo freddo
l’inverno sfibrare tutto l’inchiostro
Non ritornò alla stanza dell’estate,
fu lesta la primavera a carpirgli
l’intima gioia d’un altro trasloco,
a prosciugargli l’ultima fatica.
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