Edoardo Penoncini
Il viandante si riconosce dopo / che è passato, sparendo nel nebbione (Boris Pasternak)
*
si invecchia senza il tempo di accorgersene,
convinti di vivere la giovinezza di una vita
a dispetto degli anni
e di un respiro sempre più breve
lo credi anche tu, figlio?
mi guardi perplesso come mi hai sempre visto,
vecchio, inadatto a un altro giorno
cambialo tu, ora, questo mondo
mentre l’alba irrora di speranza il tuo giorno
e la tormenta è di là da venire
*
la stagione nuova appariva
un semplice cambio di giacca
o di cappello
da un Panama a un Borsalino di feltro
tu eri giovane
cambiavi solo la sciarpa
e abbandonavi la tua nudità
all'antichità dell'estate

*
un perno definisce il punto
dell’esatto equilibrio
l’asticella oscilla ma non pende
da una parte o dall’altra
è difficile fissare il limite
oltre il quale si spezza la vita
rassicurante o no
resta l’incertezza di conoscere
se valga il gioco
di scegliere un’alba o un tramonto
non credo di sapere in quest’ora della notte
perché un perno o un punto d’appoggio
non mi lascia dormire
tormenta il mio bisogno di sonno
*
leggendo Ana Rossetti
e sia amore
che scivola senza clamore
che schiude le ali
e beve sulla tua guancia
sedotto da ogni goccia
ti imploro lasciami sprofondare
nell’abisso ad ogni passo
fa’ che sia un letto
il tuo sesso e io l’infermo
che solo amando si risana