Edoardo Penoncini
Il viandante si riconosce dopo / che è passato, sparendo nel nebbione (Boris Pasternak)
Il Camino de Santiago è un'esperienza affascinante, non solo al suo compimento, ma fin dal momento della progettazione, o addirittura da quando balena nella mente l'idea di affrontare il Pellegrinaggio.
Il Pellegrinaggio, appunto. Nel Medioevo era un viaggio devozionale e penitenziale e, per molti pellegrini incontrati, continua ad esserlo, anche se oggi tutti devono fare i conti con il tempo e non ci si può permettere più di quello che le ferie concedono. Nel Medioevo si partiva un bel giorno, lasciando casa e paese natale e ci si avventurava in un viaggio diffìcile e lungo, dal quale non era garantito il ritorno.
Per me, ma estesamente anche per i miei amici di viaggio, il nostro pellegrinaggio aveva ed ha avuto motivazioni profonde sì, ma meno nobili, meno legate allo spirito.
Nel settembre 2005 stavo scrivendo un contributo per la rivista "Scuola e Didattica": Viaggiare nel Medioevo di "ospitale" in "ospitale", e lo sviluppo dell'articolo prevedeva anche la ricostruzione di un itinerario medievale. Ne ho approfittato per leggere Guida del pellegrino di Santiago. Libro quinto del Codex Calixtinus. Secolo XII, a cura di P. Caucci von Saucken, Milano 1989, e al capitolo secondo, dove si indicano le giornate del cammino di Santiago, ha preso ad albergare dentro di me il desiderio di ripercorrere quei sentieri. Come fare?
Una sera mentre si era tutti a cena a casa di Stefano a gustare la raffinata cucina di Roberta, ho esternato il mio desiderio di fare il Camino, ma in biciletta. Inaspettatamente Massimo ha immediatamente condiviso il mio desiderio. Per un po' non se ne è più parlato, poi in un altro dei nostri frequentissimi convivi ho ribadito la volontà di compiere l'impresa e, questa volta, anche Stefano si è aggregato.
Da quella sera sono cominciati i preparativi, fatte le ipotesi, raccolta la documentazione. L'agile volumetto di M. Castagna, Guida al cammino di Santiago di Compostela in bicicletta, 800 chilometri da Roncisvalle a Santiago, Milano-Piacenza 2004, ci ha accompagnato nella programmazione, insieme ai tanti siti presenti nel web. Alla Confratemitas Sancti Jacobi Compostellae di Perugia abbiamo richiesto la Charta Peregrini-Credenziale del Pellegrino, l'unico e solo documento che può testimoniare il percorso fatto, grazie ai timbri (sellos) che devono essere fatti apporre nelle località attraversate (e visitate).
La fine di giugno ci ha visto pronti ed entusiasti e la fatica è iniziata.
Charta peregrini

Compostela

02 Luglio 2006
Roncisvalle-Pamplona km 47
03 Luglio 2006
Pamplona-Iraque km 57
04 Luglio 2006
Iraque-Navarrete km 58
05 Luglio 2006
Navarrette-S. Juan de Ortega km 84
06 Luglio 2006
S. Juan de Ortega-Burgos km 30
07 Luglio 2006
Burgos-Carrion de Los Condes km 86
08 Luglio 2006
Carrion de Los Condes-Leon km 98
09 Luglio 2006
Leon-Astorga km 56
10 Luglio 2006
Astorga-Villafranca del Bierzo km 85
11 Luglio 2006
Villafranca del Bierzo-Portomarin km 94
12 Luglio 2006
Portomarin-Santiago km 95
In piazza Obradoiro con la Compostela
