Edoardo Penoncini
Il viandante si riconosce dopo / che è passato, sparendo nel nebbione (Boris Pasternak)
Alto del Perdon
Monumento al pellegrino Panorama
Pamplona-Iraque
Di buon mattino siamo partiti: meta intermedia Puente la Reina. La salita all'Alto del Perdon per la N 111; tratto non particolarmente impegnativo, contrassegnato dalla vista di pale eoliche (en passant: per quanto avevo letto, in Italia vengono osteggiate dagli ambientalisti - e io pensavo di esserlo - per il degrado ambientale e l'inquinamento acustico; passando proprio sotto le pale, a pochissimi metri, non mi è sembrato che producano un rumore più forte di una folata di vento - e comunque non vi sono abitazioni nelle vicinanze - e nemmeno mi sono sembrati così brutti come avevo letto. Lo stesso effetto mi avevano provocato in Austria e in Francia, ma lì non vi ero passato a quattro-cinque metri. Al ritorno ho inviato una mail a Pecoraro Scanio per chiedere se vi erano altri motivi che potevano permettere l'ostracismo contro l'energia eolica: pazienza, non ho ricevuto nessuna risposta; dimenticavo: Pecoraro Scanio è un politico!!!. In cima (780 mt) il monumento al pellegrino e qui è d'obbligo una foto.
Per la discesa, purtroppo, ho ascoltato, come il giorno prima, Massimo e abbiamo utilizzato il sentiero: sassi, qualche gradone e pendenze eccessive, con il risultato di fare diversi tratti a piedi. A Uterga il sentiero è asfaltato fin quasi a Obanos, piccolo centro. Poco distante, in mezzo ai campi, la chiesa di Santa Maria de Eunate, troppo stanco per fare qualche chilometro in più. Abbiamo acquistato i viveri, mandato giù qualcosa e proseguito per Puente la Reina.
Puente la Reina è il punto di convergenza del Cammino francese e di quello aragonese. Suggestivo il ponte sul fiume Arga. Non possiamo visitare la chiesa di San Giacomo, ma nella nostra mente resta il bellissimo portale della facciata.
Riprendiamo la N 111 per Estella; siamo un po' appesantiti e il percorso ci sembra più faticoso del dovuto: purtroppo Ciraqui lo vediamo sulla collinetta e non possiamo visitarlo. Un giorno tornerò a fare il Camino da turista.
Raggiungiamo Estella intorno alle 17.00. Una visita, seppur veloce, è d'obbligo. Facciamo apporre il timbro alla credenziale. Alle spalle abbiamo il Palazzo dei re di Navarra e di fronte la chiesa di San Pedro de la Rua con la sua imponente scalinata. Visitiamo il complesso e all'uscita troviamo tre ragazzini che giocano a calcetto: con Massimo li sfidiamo e la vecchia abilità non è andata persa con gli anni. Di fretta visitiamo anche la chiesa di San Miguel, poi ripartiamo per la vicina Iraque, dove ci aspetta la fonte del vino ed il giusto riposo. il tempo non è stato impietoso, ci ha riservato una bella giornata, niente vento e caldo sopportabile.